Leonardo Mastropieri, assessore a Poggio a Caiano: gravi interrogativi politici
Condannato dalla Corte dei conti per danno erariale, oggi è titolare delle deleghe chiave in urbanistica, lavori pubblici e trasporti. Una nuova scelta assurda che mette in discussione la credibilità dell’amministrazione comunale.
Leonardo Mastropieri, in carica dal 16 maggio 2023 come assessore nella Giunta comunale di Poggio a Caiano, è titolare di una serie di deleghe cruciali: edilizia privata e pubblica, urbanistica e governo del territorio, programmazione e sviluppo economico, demanio e patrimonio, lavori pubblici, cartellonistica e segnaletica, trasporti pubblici e viabilità. Il suo curriculum, indubbiamente vasto e articolato, racconta di una lunga carriera tecnica nel settore edilizio e amministrativo. Tuttavia, a gettare una lunga ombra sulla sua attuale posizione è la recente condanna da parte della Corte dei conti per un grave episodio di danno erariale verificatosi durante la sua attività dirigenziale presso il Comune di Carmignano.
Secondo quanto accertato dai giudici contabili, Mastropieri, 71 anni, nella sua veste di ex responsabile del Settore Urbanistica, Edilizia e SUAP del Comune di Carmignano, non aggiornò le tariffe relative agli oneri di urbanizzazione per un lungo arco temporale, dal 2007 al 2022, causando un mancato incasso rilevante per l’ente. A seguito dell’indagine della Guardia di Finanza, la Corte dei conti ha stabilito che dovrà risarcire il Comune per 174mila euro. La Procura contabile ne chiedeva 354mila, ma il collegio ha riconosciuto la colpa grave nella misura del 60%, anche per via della prescrizione di parte del periodo contestato.
I giudici hanno attribuito a Mastropieri una “inerzia prolungata” che ha determinato l’impossibilità di recuperare i crediti dovuti, aggravata dal fatto che la mancata attualizzazione delle tariffe ha compromesso la possibilità stessa di riscossione, per sopravvenuta prescrizione decennale. Nella sentenza si sottolinea che, sebbene non tutta la responsabilità possa ricadere su di lui dopo il pensionamento nel 2020, la sua omissione ha avuto un ruolo decisivo nel deterioramento del credito pubblico. Anche il sistema organizzativo del Comune di Carmignano è stato criticato per la mancata attivazione di meccanismi di controllo interni e per aver proseguito, per due anni, a non aggiornare le tariffe nonostante l’assenza del dirigente.
In questo contesto, la scelta dell’amministrazione di Poggio a Caiano di nominare Mastropieri assessore proprio in ambiti direttamente connessi alla vicenda per cui è stato condannato appare un grave errore politico, oltre che un pericolo amministrativo. Affidare deleghe come urbanistica, edilizia e lavori pubblici a un soggetto riconosciuto colpevole di danno erariale negli stessi settori mina alla base la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella trasparenza dell’azione amministrativa.
Non si può ignorare che la figura dell’assessore Mastropieri, nonostante un curriculum che comprende decine di corsi specialistici – dalla progettazione strutturale in zona sismica all’uso degli Eurocodici, fino a esperienze da revisore volontario di progetti strutturali presso l’Università di Firenze – sia oggi indissolubilmente legata a una sentenza che certifica un fallimento nella gestione della cosa pubblica.
Il Comune di Poggio a Caiano ha il dovere di evitare ogni ambiguità o conflitto tra le responsabilità affidate e le vicende pregresse delle persone che ne fanno parte, soprattutto quando si tratta di incarichi politici che hanno un impatto diretto sulla pianificazione urbana, sul patrimonio pubblico e sugli investimenti strategici del territorio. In questo senso, la nomina di Mastropieri rappresenta non solo un errore di valutazione, ma un segnale pericoloso di disattenzione nei confronti della legalità e dell’efficienza amministrativa.
La vicenda di Leonardo Mastropieri, attuale assessore del Comune di Poggio a Caiano, dimostra come le scelte politiche debbano essere guidate non solo dalle competenze tecniche, ma anche – e soprattutto – da criteri di integrità, trasparenza e responsabilità. La condanna per danno erariale non può essere derubricata a semplice episodio tecnico, ma costituisce un campanello d’allarme su cui è urgente riflettere, per salvaguardare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche locali.