Siamo al 6 maggio, e la promessa di consegnare la nuova piazza XX Settembre entro aprile si è rivelata, ancora una volta, un'illusione. Nonostante gli annunci ufficiali e le rassicurazioni del sindaco Palandri e della sua giunta, il cantiere è ancora aperto e la piazza rimane incompiuta, alimentando frustrazione e sfiducia tra i cittadini di Poggio a Caiano.
A febbraio si era parlato di un ritardo “tecnico”, dovuto alle temperature per la posa della pavimentazione. Poi si è dato il 30 aprile come data definitiva. Oggi, a maggio inoltrato, si parla di "qualche settimana" di slittamento, e il clima è sempre più teso. Il comitato “Noi in piazza” aveva già denunciato l’assenza di confronto pubblico e la gestione poco trasparente della variante al progetto. Le risposte del Comune, spesso difensive o minimizzanti, non hanno chiarito le responsabilità né spiegato in modo convincente i motivi di un cantiere che sembra eterno.
"Riqualificazione di piazza XX Settembre, i lavori proseguiranno per qualche settimana a maggio ma l’opera è in dirittura d’arrivo."
(dichiarazioni del capogruppo di maggioranza Renzo Breschi)
Nel silenzio generale, il monumento ai caduti è stato ricollocato in una posizione insolita, apparentemente per fare spazio a interventi ritenuti più rilevanti. Una collocazione che lo stesso sindaco ha definito “non valorizzata”. Sebbene possa sembrare un dettaglio marginale nel contesto della più ampia trasformazione della piazza, questo episodio rappresenta in realtà un chiaro segnale di una gestione approssimativa e poco attenta al valore simbolico degli spazi pubblici. Fin dalla fase iniziale del progetto, infatti, si sono evidenziate carenze, omissioni e una visione debole sul piano concettuale nella pianificazione e organizzazione dello spazio urbano.
Ciò che più colpisce, tuttavia, è il tono trionfalistico con cui alcuni membri della maggioranza continuano a difendere l’operato dell’amministrazione, accusando l’opposizione e i cittadini critici di “accanimento”.
Ora, più che slogan o giustificazioni, si aspetta una piazza vera, finita e funzionale.